Plugs Of Apocalypse «Sad Songs For Sad Dreamers» (2021)

Plugs Of Apocalypse «Sad Songs For Sad Dreamers» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
30.09.2021

 

Visualizzazioni:
857

 

Band:
Plugs Of Apocalypse
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Titolo:
Sad Songs For Sad Dreamers

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giorgio Della Posta -Vocals/Synth
Alessandro Sajeva - Chitarra
Alessandro Cirlinci - Chitarra
Iacopo Fichera - Basso
Davide Itri - Batteria

 

Genere:
Goth Rock

 

Durata:
18' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
18.06.2021

 

Etichetta:
Volcano Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Plugs of Apocalypse fanno parte della scena underground dal 2008, in passato con un genere deathcore, abbandonato poi dal 2017.
Attraverso l’album “Deeper Than Hell”, i ragazzi hanno infatti deciso di adottare sonorità goth con voce pulita e varie influenze mai banali, anzi.
A seguito del successo di “Stay” del 2019, eccoci a un nuovo EP : “Sad Songs For Sad Dreamers” di soli quattro pezzi.
Si parte con All the things we didn’t say, brano che mischia componenti elettronici a un rock dark moderno e pone l’accento su un intreccio vocale ben riuscito il quale si imprime maggiormente nel ritornello.
A little fragile moment conduce in una dimensione sognante caratterizzata da suoni soffusi e nebulosi; con The last night we spent together troviamo praticamente l’unione dei primi due brani precedenti: inizio pacato, apertura nel chorus con doppia voce, il tutto condito da quel pò di elettronica che tutto sommato ci sta pure bene.
Dream on scorre alternando momenti più delicati a qualcosa di più potente e dinamico, senza mai scivolare nello scontato e risultando stranamente perfetti nel loro essere.
Dunque, per chi ancora non li conoscesse, consiglio vivamente di dare un’occhiata al lavoro di questa band.
Sad songs for sad dreamers possiede una serie di qualità che lo farà apprezzare a molti: partendo da una copertina assolutamente geniale e riconoscibile, coerente con la musica proposta, la quale si presenta attuale e riflessiva, diretta e ben studiata.
Credo che il punto di forza del POA sia appunto la loro originalità non forzata, ma frutto di un’evoluzione che li ha condotti a modificare la loro proposta migliorando e mettendosi sempre alla prova.
Ovviamente qui non stiamo parlando di metal, più che altro di una sorta darkwave rock che prende spunto da alcuni suoni anni ottanta, ma che comunque riescono a convincerci anche nel 2021 donandoci un pò di freschezza e quell’aria di novità di cui tanto abbiamo bisogno.
Nemmeno venti minuti di ascolto, ma ci convincono eccome questi ragazzi.

Track by Track
  1. All the things we didn't say 70
  2. A little fragile moment 70
  3. The last night we spent together 70
  4. Dream on 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di reira » pubblicata il 30.09.2021. Articolo letto 857 volte.

 

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